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La legge sulla sicurezza dei prodotti di consumo, entrata in vigore il 27 ottobre 1972, è stata emanata per istituire la Consumer Product Safety Commission (CPSC) e definire la sua autorità. Tre gli obiettivi primari:
- proteggere il pubblico dai rischi associati all’acquisto e all’utilizzo di prodotti di consumo;
- aiutare i consumatori a valutare anche in termini comparativi i prodotti di consumo, sviluppando per essi standard di sicurezza uniformi;
- promuovere la ricerca e gli studi sulle cause e la prevenzione di decessi, malattie e ferite legati ai prodotti di consumo.
Il Flammable Fabrics Act (FFA) regola la produzione di capi altamente infiammabili. Ai sensi di questa legge, la CPSC può emettere standard di infiammabilità obbligatori. Sono stati definiti standard per tessuti da abbigliamento, film in vinile, tappeti e moquette, pigiami per i bambini, materassi e i materassini.
Approvato nel 1953 per regolamentare la produzione di capi altamente infiammabili come i maglioni di rayon spazzolati e le bretelle da cowboy per bambini, il Flammable Fabrics Act individuava nella Federal Trade Commission l’autorità preposta ai controlli. Nel 1967, il Congresso ha emendato la legge estendendo la sua copertura a mobilia, carta, plastica, schiuma e altri materiali utilizzati per l’abbigliamento e gli arredi interni. La responsabilità di applicare la legge e verificarne il rispetto è passata alla Consumenr Product Safety Commission nel 1972, anno della sua ufficiale costituzione.
Nel febbraio 1996, la CPSC ha emanato delle linee guida poi incorporate in uno standard volontario di settore e concepite per evitare che i bambini possano strangolarsi o rimanere impigliati nei lacci dei capi di abbigliamento. Nel luglio 2011, la stessa Commissione ha approvato una norma di sicurezza federale per i cordoncini dei capispalla per bambini. I capispalla per bambini delle taglie 2T-16, più esattamente, devono essere conformi alla norma ASTM F1816-97, Standard Safety Specification for Drawstrings on Children’s Upper Outerwear, approvata il 10 giugno 1997 e pubblicata l’agosto dell’anno dopo.
Esattamente dieci anni dopo, nel 2008, entra in vigore il Consumer Product Safety Improvement Act (CPSIA), varato dal Congresso americano in risposta alla crescenti preoccupazioni dell’opinione pubblica sulla sicurezza dei beni di consumo.
Il CPSIA è la revisione più importante del Consumer Product Safety Act (CPSA) dalla sua introduzione e regolamenta, in particolare, l’utilizzo di sostanze come piombo e ftalati nella produzione di articoli destinati a bambini di età inferiore o pari ai 12 anni.
Per quanto riguarda l'abbigliamento per bambini, la Sezione 101 (a) della legge limita i contenuti di piombo a un massimo di 100 parti per milione (ppm). Inoltre, l'uso di vernice o analogo rivestimento superficiale sui capi da giorno e sugli indumenti da notte dei bambini non deve superare i 90 ppm di piombo.
La Consumer Product Safety Commission ha recentemente chiarito che i tessuti che hanno subito trattamenti e applicazioni esclusivamente a base di coloranti non superano i limiti del contenuto di piombo e non sono soggetti all’obbligo di test da parte terza stabilito per i prodotti da bambini. Tutto questo a condizione che detti coloranti non siano stati trattati o adulterati con materiali contenenti piombo.
La sezione 108 del CPSIA stabilisce che i giocattoli per bambini e gli articoli per l'infanzia non possono contenere più dello 0,1% di sei diversi tipi di ftalati: i limiti di DEHP, DBP, BBP sono applicabili sia ai giocattoli che agli articoli per l'infanzia, mentre i limiti di DINP, DIDP e DnOP sono applicabili solo ai giocattoli destinati a bambini di età inferiore o pari ai 3 anni che possono essere portati alla bocca.
I capi di abbigliamento per bambini non devono essere certificati per questo requisito, fatta eccezione per indumenti da notte e i bavaglini destinati a bambini di età inferiore o pari ai 3 anni e per tutti i materiali tessili utilizzati nella produzione di giocattoli.
La sezione 102 del CPSIA impone a ogni produttore o importatore di prodotti di consumo soggetti a una norma di sicurezza applicata dalla CPSC di emettere un certificato generale di conformità basato sul test del prodotto. Il certificato deve accompagnare il prodotto ed essere fornito al rivenditore o distributore.
Anche i fabbricanti o gli importatori di prodotti per bambini sono tenuti a certificarne la conformità ai previsti standard di sicurezza. Il certificato deve essere supportato da test eseguiti obbligatoriamente da un laboratorio di parte terza accreditato dalla Consumer Product Safety Commission.